Gli studi di Architettura Kengo Kuma and Associates e Foster + Partners stanno progettando la valorizzazione turistica dell’isola Ummahat Al Shaykh, con l’obiettivo di creare un’oasi del lusso con costruzioni ecosostenibili.
L’isola Ummahat Al Shaykh sorge tra le barriere coralline del Mar Rosso. Un paradiso finora quasi dimenticato, che la Red Sea Development Company si è impegnata a edificare sotto richiesta delle società Al Bawani e Blumer Lehmann.
L’obiettivo è costruire un resort di lusso non deturpando il territorio. Un concept che prevede la costruzione di 40 ville di prestigio, ognuna a stretto contatto col mare e tutte collegate all’hotel principale. Una struttura, questa, che comprenderà anche un ristorante e altri edifici con scopo commerciale.
Il vincolo della bio-sostenibilità
Unico vincolo al progetto la completa eco-sostenibilità, con strutture costruite in legno, dalle prestigiose finiture e costruite overwater, a pelo d’acqua, sia le ville che le varie strutture connesse come il già citato ristorante, le spa e i centri fitness.
A prendersi l’incarico di progettare queste strutture è stato il rinomato studio d’architettura Kengo Kuma.
Invece lo studio Foster + Partners ha il compito di strutturare l’hub centrale, l’hotel che si collega alle ville e che prenderà il nome di “fioritura corallina”, ispirato all’omonima barriera.
Un sogno tra lusso e ecologia
Un concept ambizioso, che vuole privilegiare l’eco-sostenibilità nella realizzazione di una struttura dedicata al relax di lusso, in modo che non deturpi la biodiversità e l’habitat presente sull’isola araba.
A corredo del progetto ci saranno 11 hotel siti sulla Shurayrah e creati utilizzando materiali leggeri, caratterizzati da una bassa massa termica che garantisce una struttura più efficiente dal punto di vista energetico ma che possa generare il minimo impatto ambientale.
Il progetto prevede anche il più grande impianto di tele-raffreddamento al mondo, alimentato da energia rinnovabile. L’intero complesso sarà perciò alimentato da fonti rinnovabili, sostenuto dal più grande sistema di accumulo di energia al mondo.
Riconoscimento editoriale per le immagini: Lehmann Gruppe


