A Berlino verrà edificato un grattacielo di quasi cento metri interamente costruito in legno. Una struttura imponente, che dimostra come queste strutture stiano superando costantemente i loro limiti strutturali per poter essere sempre più performanti e duttili.
Sulla Schöneberger Strasse, arteria cittadina vitale del centro di Berlino – che porta direttamente alla stazione ferroviaria di Anhalter Bahnhof, verrà presto costruito un grattacielo in legno di 98 metri d’altezza. Un primato, in Europa, per questo tipo di strutture, previsto nel progetto portato dallo studio di architettura Mad Arkitekter di Oslo, che ha vinto il concorso di progettazione a fine Gennaio.
Il Woho nasce come edificio a uso residenziale e commerciale e sarà dedicato a tipologie di occupanti di fasce eterogenee, quali studenti, famiglie di basso reddito, organizzazioni sociali e attività commerciali di vario genere.
Presente e futuro
Il Woho punta a superare l’attuale leader europeo tra i grattacieli in legno. Il Mjøstårnet di Brumunddal, in Norvegia, infatti si erge per 85 metri d’altezza.
Ci sono, nel mondo, però già progetti di strutture analoghe che surclasseranno l’edificio tedesco. Come la River Beech Tower di Chicago, coi suoi 220 metri, e la Plyscraper W350i di Tokyo, che punterà ai 350 metri. Ciò testimonia la costante ricerca a livello mondiale su queste tipologie di strutture. Ricerche da parte di tutte le università e dei migliori studi d’architettura di ogni continente.
Un obiettivo chiaro
L’obiettivo che si prefigge il progetto è quello di un futuro sostenibile, in modo da fronteggiare un nemico implacabile come il cambiamento climatico. Dal 2016, infatti, il parlamento tedesco ha deciso di supportare e prediligere le ricerche e la costruzione delle strutture in legno, data la loro rinnovabilità. Tantissimi edifici pubblici, da allora, sono edificati in legno. Come ad esempio asili, scuole e intere aree residenziali di svariate città tedesche.
Progetti che si impongono come capostipiti di un progetto globale volto alla sostenibilità ambientale.
Un esempio per chi, come noi di Castellani, ha sempre creduto in questa tecnologia e se ne è fatto promotore da tempi non sospetti.
